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domenica 16 marzo 2014

The Lego Movie - la recensione dei Tre coinquilini



Non un semplice fanservice: oltre ogni rosea aspettativa The Lego Movie è una perla... un mattoncino di perla!


Il film nei suoi momenti migliori è un frullato esagerato, insensato e confusionario di personaggi della DC Comics (da Batman a Lanterna Verde), di maghi famosi (c'è Gandalf e c'è pure Silente!), di presidenti, statue della libertà e persino dell'NBA All Star 2002 (non chiedeteci il perché)!


Scoprire cosa ci fa tutta questa gente assieme in un'unica pellicola (oltre ovviamente a pubblicizzare le varie location della Lego) è già di per sé una ragione sufficiente per guardare il film. 
In più vi assicuriamo che chiunque sia cresciuto negli anni novanta a pane e lego non potrà che restare soddisfatto da un film realizzato in parte in stop motion, cioè con veri pupazzi in setting di veri mattoncini, in parte in computer grafica (animazioni facciali, esplosioni ecc). 

giovedì 13 marzo 2014

A proposito di Davis - la recensione dei Tre coinquilini





A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) delude agli Oscar, ma non in sala.

L'ultimo lavoro dei fratelli Coen con protagonista Oscar Isaac appassiona tanto, diverte sboccatamente, commuove con sobrietà e, in una parola, convince.






Il film racconta la storia di Llewyn Davis, un cantante folk del quartiere newyorkese Greenwich Village. I fatti sono ispirati alla vita del musicista Dave Van Ronk e a come quest ultimo se la passava agli inizi degli anni sessanta, cioè prima del successo. 
Lo scontro di un uomo, che tenta di vivere di musica e d'arte, contro un mondo votato al guadagno, che l'ignora e lo calpesta, non sembra la premessa migliore per una trama originale... e invece A proposito di Davis riesce a raccontare una storia coinvolgente, arricchita da personaggi intriganti, dai problemi che si trascinano dietro, dalle loro vicende e soprattutto dalla loro musica - è difatti la musica la componente del film più elegantemente sentimentale che esprime in note tutto ciò che i personaggi non riescono, o non vogliono dire. La scena centrale, l'audizione di Davis di fronte Bud Grossman, è probabilmente l'apoteosi di questa scelta rappresentativa dei Coen. 
Viene sollevata in tal modo una paura di fondo: di fronte all'incomunicabilità, la musica riesce a ritagliarsi un angolo di espressività e di dialogo, ma questo stesso spazio rischia di diventare autoreferenziale (e cioè altra incomunicabilità), o di degradarsi ad una questione di lavoro e vendibilità. 

Ma dopo una tale indigestione di serietà, che ha causato persino a me forti crampi addominali, spostiamoci finalmente agli sgangherati tre buoni motivi per cui guardare il film!

domenica 9 marzo 2014

Comicoscheda di The walking dead: Glenn


The Walking Dead è una serie dal successo planetario, accolta con entusiasmo sia dal pubblico sia dalla critica... e questo si sa già.
Quello che non si sa è che molti dei protagonisti sono vecchi personaggi famosi (alcuni davvero famosissimi), apparsi in alcune dimenticate glorie del passato!
In questa rubrica le Comicoschede di The Walking Dead scoveremo il passato sepolto dei personaggi e i loro zombies nell'armadio.


Ecco il profilo di Glenn


Identità: ricordate chi era Glenn prima di The Walking Dead?

indizio n°1 aveva i capelli lisci e scuri
indizio n°2  aveva gli occhi a mandorla
indizio n°3 era piuttosto basso (su, il campo s'è ristretto a soli due miliardi di persone circa!)

Avete indovinato?




venerdì 7 marzo 2014

Gravity - la recensione dei Tre coinquilini


Gravity è un film da capogiro ed è davvero un film che fa vomitare... vogliamo  forse dire che è allo stesso tempo bello, ma brutto? 

Assolutamente no, vogliamo proprio dire - fuor di metafora - che è un film che fa venire il mal di testa e che mette lo stomaco sottosopra, a causa delle giravolte che la telecamera fa compiere allo spettatore (specie nella prima parte del film) con continue focalizzazioni in prima persona sulla dottoressa Ryan Stone ( Sandra Bullock) alla deriva nello spazio. 


Senza punti di riferimento nel nulla cosmico, stelle e pianeti ci schizzano davanti belli e inquietanti. 
Tutto ciò mentre si continua a volteggiare impotenti nello spazio e una voce (quella di George Clooney nella parte Matt Kowalsky) ci avverte che l'ossigeno scarseggia e che agitarsi peggiora soltanto la situazione. La stessa voce ci ordina di tornare in noi, di riprenderci razionalità e lucidità, di orientarci e trovare le coordinate per poter essere recuperati... e nel frattempo si gira e si gira e si rigira. 
Insomma come si suol dire: vietato ai deboli di stomaco!
http://trecoinquilini.blogspot.it/