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lunedì 17 febbraio 2014

Tre buoni motivi per cui Breaking bad non doveva finire


Chi non è rimasto affascinato da W. W. o è un pazzo, o è Mike Ehrmantraut, o è nato e morto prima del 20  Gennaio 2008 (per esempio se l'ammiraglio Nelson e la statua della Pietà si incontrassero ad un ballo mascherato non parlerebbero certo di Walter White e nessuno potrebbe volergliene).
Il difetto peggiore della serie è l'ultima puntata, cioè il fatto che ci sia un'ultima puntata, cioè il fatto che la serie sia finita... ed ecco di seguito tre buoni motivi per cui Breaking bad non doveva finire ancora.

1 I AM THE DANGER - Quando vorrò vedere un pelatone pericoloso che non risolve i problemi a suon di bullet time (es. Max Payne), o di splatter-scazzottate (es. Kratos), ma insultando la spalla più giovane e usando le magie della chimica, a chi mi rivolgerò? A chi? Non di certo a Jason Statham!


2 CULTURA - Come ricorderemo gli acronimi dei principali premi televisivi se non ci sarà più Breaking bad a vincerli tutti e a tenerli assieme su di un'unica pagina wikipedia? L'ignoranza dilagherà come la MET blu ad Albuquerque!

3 B I T C H  - Ci sono davvero troppi pochi BITCH nella serie. Considerato l'impegno profuso da Jesse, un altro paio di stagioni avrebbero migliorato la situazione. Di certo l'attore Aaron Paul ha ancora BITCH da vendere! 



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